Territorio

Benvenuti nella Città di Luni 

Il territorio comunale della Città di Luni è posto ai piedi delle Alpi Apuane, nell'estrema propaggine della Riviera di Levante, in prossimità del confine con la regione Toscana. E' il primo Comune della Liguria ad entare nel programma "Man and Biosphere" dell'UNESCO aderendo alla Riserva di Biosfera dell'Appennino Tosco Emiliano.  Il suo nome è una sintesi di una storia che spinge le radici molto lontano e che apre le porte alla Lunigiana: terra di castelli e tracciati storici.

Siamo, infatti, a un crocevia di antiche strade: la più significativa è la consolare Aurelia. I diari di viaggio dell'arcivescovo di Canterbury (X secolo) e del monaco benedettino islandese Nikulás Bergsson da Munkaþverá (XII secolo) ci ricordano la presenza della Via Francigena, percorso da mercanti e da pellegrini. Ne vanno dimenticati il Sentiero dei Ducati - che collega la Liguria con la pianura Padana attraverso l'Appennino tosco-emiliano e il passo del Lagastrello - e il sentiero del Volto Santo.

I centri storici – Ortonovo, Nicola, Annunziata - sorgono sulle colline e si alternano a coltivi e boschi. Nella zona pianeggiante si sono sviluppate le frazioni di Casano, Dogana e Isola, che costituisce ormai un unico centro abitato di quasi settemila abitanti.

La località di Luni Scavi ospita le rovine della città romana di Lunae fondata nel 177. a. C. . Il mare che fu tanto importante per lo sviluppo dell’antico Portus Lunae oggi è più distante. La linea di costa si è spostata per l’insabbiamento della valle del Magra. Le spiagge più vicine sono quelle di Marinella, frazione di Sarzana.

A caratterizzare il territorio lunense è proprio la vicinanza al fiume Magra e la presenza di corsi d’acqua come il Parmignola e il Canale Lunense. Se le tracce storiche sono una ricchezza di questo territorio, non di meno lo è la sua biodiversità.

La Liguria è una delle regioni più ricche di ambienti naturali di eccezionale valore. Poter avventurarsi nei boschi e negli ambienti fluviali della Vallata del Magra, magari risalendo il Parmignola fino al crinale, è un privilegio per chi ama la natura, ma è anche una grande responsabilità. Un percorso lungo le vie d’acqua non significa solo immergersi tra i colori, i profumi e i suoni: significa soprattutto essere consapevoli del valore delle cose che ci circondano. Conservare gli habitat vuol dire prendersene cura con l’obiettivo di mantenere un equilibrio tra l’ambiente e le attività dell’uomo che qui hanno una storia più che millenaria. Basta affacciarsi sulla vallata e rileggere il paesaggio in questa chiave. Per questo il territorio della Città di Luni ha scelto di essere parte della Biosfera MAB UNESCO. 

Il fiume Magra, che nasce in Toscana, è il principale fiume della Liguria per portata media, anche se il tratto ligure comprende solo la parte finale del suo corso. Il punto d’ingresso nella regione è nel comune di Santo Stefano di Magra. Più a valle attraversa il Parco Regionale di Montemarcello-Magra-Vara. Mentre scorrendo verso la foce crea zone umide, uniche in tutta la Liguria, importantissime per l’avifauna. Qui, infatti, nidificano molti uccelli migratori e stanziali come il martin pescatore, l’airone cenerino, la garzetta e il cormorano.
Tra la fauna ittica, importantissima è la presenza della lampreda di mare, un indicatore biologico della qualità ambientale che trova in questa zona uno dei pochi siti di riproduzione in Italia.

La vegetazione della zona è un vero manifesto di biodiversità. Tantissimi salici caratterizzano questo territorio: i più diffusi sono il salice bianco (Salix alba), il salice rosso (Salix purpurea) e il salice ripaiolo (Salix eleagnos), l’endemico salice dell’Appennino (S. apennina).

Se invece ci addentriamo un po’ nei boschi troviamo l’ontano nero (Alnus glutinosa), il pioppo nero (Populos nigra), il pioppo bianco (Populus alba) e i salici arborei.

Nelle acque stagnanti si possono distinguere il millefoglio d’acqua comune (Myriophyllum spicatum), pianta sempre più rara, il ceratofillo comune (Ceratophyllum demersum) e varie specie di brasca. Sulle sponde lungo le rive dei corsi d’acqua e dei canali troviamo canneti a cannuccia di palude (Phragmites australis) e formazioni di lisca maggiore (Typha latifolia) o lisca a foglie strette (Typha angustifolia) mentre sui greti fluviali si sviluppano piante erbacee come l’inula viscosa (Cupulia viscosa).
(Luni. (14 febbraio 2021). Wikipedia, L'enciclopedia libera. Tratto il 1 marzo 2021, 14:19 da //it.wikipedia.org/w/index.php?title=Luni&oldid=118656816)

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